Nuovi parametri per la qualità dei contenuti secondo Google

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Definire la qualità di un sito web è una impresa particolarmente complessa. Sono anni che il noto motore di ricerca Google sottolinea come la qualità di un sito web sia rilevante non solo ai fini del posizionamento ma sia utile in generale per avere successo ed ottenere un riscontro positivo da parte degli utenti. Ma si tratta di un parametro misurabile? E come?

I nuovi parametri di qualità per un sito web secondo Google
Google ed i nuovi parametri di qualità per un sito web

Come riconoscere la qualità di un sito?

Inizialmente i motori di ricerca stabilivano la qualità di un sito attraverso dei procedimenti algoritmici. In base al codice estrapolato dalle pagine dei siti web essi erano in grado di stabilire delle classifiche utilizzate per la generazione dei risultati nelle ricerche. Con il passare degli anni i motori di ricerca si sono evoluti ma la loro capacità di decidere quando un sito web è «di qualità» non è paragonabile a quella del giudizio umano. Google ha quindi introdotto un team di persone (quality raters) dedicato proprio alla valutazione dei siti web. I risultati che si ottengono servono per compensare e migliorare quanto i sistemi informatici riescono a dedurre.

I parametri di qualità

Recentemente le linee guida di Google per la valutazione della qualità di un sito web sono state aggiornate introducendo nuovi parametri di valutazione che serviranno proprio ai quality raters per riconoscere e giudicare con maggiore dettaglio i vari aspetti che compongono un sito web. L’attenzione è rivolta principalmente ai contenuti. La loro qualità dipende dai concetti espressi, da come sono scritti e da come sono presentati: anche l’impaginazione, infatti, fa parte dei parametri di valutazione.

Più precisamente Google indica anche come identificare un contenuto di bassa, media o alta qualità. Alcuni esempi di contenuti di bassa qualità sono pagine contenenti informazioni errate o grammaticalmente scorrette. Questi contenuti potranno essere penalizzati allo stesso modo di  testi non originali o che offrono informazioni non rilevanti o ridondanti. Pagine considerate di «alta» qualità, invece, sono solitamente composte da informazioni utili alla navigazione, originali, complete, che in sostanza offrono al navigatore una esperienza di fruizione dei contenuti ottimale.

Infine si riconferma come la «reputazione» dell’autore (e delle pagine) sia un fattore sempre più considerato. Da un paio di anni a questa parte, ed in particolare dall’introduzione di Google+, la condivisione nei social network, e di conseguenza il valore aggiunto dato dalla popolarità dei contenuti, è un parametro che può indicare molto chiaramente se gli utenti apprezzano o meno una pagina o un sito web.

Quali sono le conseguenze di queste osservazioni?

Ancora una volta si cerca di trovare un modo per premiare i siti web che offrono realmente informazioni di qualità e contenuti originali, che siano in grado di offrire un valore aggiunto, di intrattenere il pubblico ed instaurare anche un rapporto grazie ai social network. Pertanto chi gestisce un sito web si deve chiedere se il proprio sito rispetta questi requisiti.

Ad esempio:

  • Il sito web è semplice da navigare?
  • Le informazioni sono disposte in maniera ordinata e facili da trovare?
  • Le informazioni che si trovano nel sito sono originali e complete?
  • I testi sono precisi? Sono scritti correttamente?
  • Le funzionalità offerte nel sito sono semplici da usare?
  • L’interazione è possibile anche dai dispositivi mobile?

Queste sono solo alcune domande che possono servire per una prima analisi del proprio sito e capire se si sta percorrendo la strada giusta per raggiungere i potenziali visitatori.