Il progetto Google Authorship aveva lo scopo di definire in maniera precisa la relazione tra i contenuti pubblicati sul web ed i rispettivi autori. Grazie a questo meccanismo Google poteva fornire ai propri utenti dei risultati di ricerca influenzati anche da questo parametro.
Per diverso tempo abbiamo potuto vedere la foto degli autori a fianco ai risultati nella SERP. Nel primo periodo in cui è stata introdotta, i siti web che avevano a fianco la foto hanno ottenuto una maggiore visibilità in quanto la presenza dell’immagine richiamava maggiormente l’attenzione e quindi gli utenti erano più propensi a cliccare un risultato con una foto piuttosto che uno senza.
Nell’ultimo periodo, soprattutto per alcuni argomenti, la presenza della foto era molto diffusa e vanificava in parte questo comportamento.
Dal punto di vista di Google, non era vantaggioso mantenere attiva questa funzionalità.
Era prevedibile che il sistema venisse rimosso?
Dal mese di giugno 2014 le foto a fianco i risultati di ricerca sono state tolte ed era rimasta solamente l’indicazione con il nome dell’autore.
Questo aveva alimentato i sospetti di una riduzione dell’importanza di Google Authorship e di una possibile marcia indietro sulla sua effettiva validità anche se forse non in maniera così drastica.
La velocità di adozione di Google+ non è stata sufficiente a raggiungere una diffusione analoga a Facebook, il diretto rivale nei social network.
Il segnale Google Authorship era comunque sbilanciato e ci si poteva aspettare una mossa che agisse nella direzione di un maggiore equilibrio nel fornire i risultati delle ricerche.
Perché è stato dismesso il progetto Google Authorship?
Secondo il comunicato di Google l’abbandono di Google Authorship è dovuto alla scarsa utilità del servizio ed al fatto che potesse distrarre gli utenti.
Le ipotesi alternative sono invece ben diverse.
Ecco alcune motivazioni che potrebbero aver causato la chiusura di Google Authorship:
- Le foto a fianco dei risultati attiravano troppi click a discapito della rete di annunci Google Adwords con una conseguente riduzione dell’efficacia degli annunci a pagamento e quindi degli introiti derivanti dal sistema PPC.
- Una percentuale molto ridotta di webmaster ha adottato correttamente Google Authorship e quindi era poco utile sprecare risorse nel mantenere un sistema poco utilizzato.
- Google Authorship è stato un sistema ideato per attirare nuovi utenti su Google+ ma senza ottenere un risultato concreto, pertanto il progetto è stato abbandonato.
Quali sono le conseguenze SEO?
Da un punto di vista SEO, la mancanza di Google Authorship non dovrebbe cambiare nulla: i principali segnali utilizzati da Google per determinare il posizionamento dei risultati nelle ricerche web sono comunque legati in buona parte alla qualità dei contenuti.
I (relativamente) pochi webmaster che hanno implementato i codici per Google Authorship non si devono preoccupare in quanto Google da questo momento in poi non terrà più conto del riferimento «author».
Alcuni esperti dicono di lasciare comunque il codice «perché non si sa mai». Altri invece consigliano di rimuoverli per avere maggiore pulizia (da un punto di vista strettamente tecnico) nelle pagine.
Da quanto si può leggere nella guida per i Webmaster di Google, togliere i riferimenti a Google Authorship non dovrebbe causare alcun problema:
Il markup Authorship non è più supportato nella ricerca web.
Credo sia una sentenza piuttosto chiara.
Resta il fatto che i fattori sociali sono comunque importanti per la visibilità online.
Va ricordato che: l’autorevolezza di un autore non dipende da tecnicismi, bensì si basa soprattutto sulla qualità delle sue pubblicazioni e dalla capacità di coinvolgere gli utenti della rete.